Spesso si dice che per realizzare qualcosa insieme si debbano conoscere intimamente le persone con le quali si intraprende il percorso. La verità però è che spesso ci si incontra e basta. Ci si incontra e ci si prende. E basta uno sguardo per capire che quelle che abbiamo davanti sono le persone giuste con le quali intraprendere il viaggio per la realizzazione di un sogno, che nel frattempo è diventato il nostro sogno. È ciò che è accaduto ai ragazzi di Need for Nerd, perfetti sconosciuti fino al fatidico incontro al Contamination Lab, percorso imprenditoriale promosso dall’Università di Cagliari.
Questa è la storia di Michele Mereu, Valentina Mutolo, Luca Piras, Jacopo Usai e Simona Porru, cinque giovani che nel luglio 2016 decidono di provare a mettersi in gioco sfruttando le proprie competenze e le proprie passioni.

Abbiamo deciso di partecipare al Contamination Lab perché siamo stati attratti dal voler crearci con le nostre mani un lavoro. Ci siamo quindi conosciuti verso fine luglio durante vari incontri che organizzavamo tra membri del CLab. Passavamo serata a parlare di quello che facevamo, di idee e di cosa ci avrebbe portato questo percorso. (Michele)

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Michele studia lingue e comunicazione e si occupa di strategie e comunicazione per il progetto. Valentina è laureanda in architettura e si occupa di grafica e design. Luca è ricercatore per la facoltà di informatica e, in Need for Nerd, si occupa degli aspetti tecnici e dello sviluppo dei programmi dei corsi per adulti. Jacopo è uno studente di informatica e lavora alla gestione tecnica del sito e delle tecnologie usate, nonché allo sviluppo dei programmi per i corsi. Simona, infine, è laureata in scienze della formazione e si occupa dell’organizzazione dei laboratori per i bambini.
Inizialmente i ragazzi non si conoscono ma, dopo diversi incontri collettivi, si fa forte la necessità di formare i team per avviare i progetti per il Contamination Lab.

Abbiamo iniziato a scrutarci a vicenda. C’era chi si basava prettamente sull’aspetto professionale e tecnico che quella persona avrebbe potuto offrire al team, chi invece come me, si basava prima di tutto sull’essenza della persona che si trovava di fronte ogni volta che capitava di incontrarsi e parlare.
Penso che quello che ci abbia accomunato non sia stato tanto il voler cercare il genio della lampada, ma piuttosto il voler trovare persone semplici, che avessero voglia di fare e voglia di mettersi in gioco almeno quanto te. (Valentina)

La scintilla iniziale scatta tra Valentina e Michele, insieme scelgono poi gli altri membri del team.

Prima ho conosciuto Michele ed entrambi avevamo pensato a Luca come terzo componente, poi insieme abbiamo scelto il quarto.
Diciamo che non credo ci sia la ricetta giusta per fare un team che funzioni, è anche un po’ questione di fortuna. (Valentina)

Essere un team significa anche imparare a capirsi, ci spiega Valentina, soprattutto all’inizio. La voglia di raggiungere l’obiettivo comune, però, vince su tutto.

Eravamo quattro persone diverse che sostanzialmente non si conoscevano, diciamo che anche noi ci siamo scontrati qualche volta, ma c’è sempre stata la stessa voglia di fare bene e raggiungere l’obiettivo che quei “problemi” sono stati superati. (Valentina)

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L’idea di Need for Nerd

Nella sua fase iniziale Need for Nerd è una piattaforma per sviluppatori, nella quale i programmatori più giovani e inesperti possono chiedere aiuto e supporto a quelli più esperti. I ragazzi si impegnano tantissimo e riescono ad arrivare in finale al Contamination Lab.

La prima gioia, ossia quella di arrivare in finale al Contamination Lab ha portato anche il primo piccolo dolore, non essendo arrivati tra i primi tre premiati. Questo però ci ha dato la spinta per andare avanti, anche perché proprio quando ti accorgi che le cose vanno male, è il momento in cui hai bisogno di spingere ancora di più. Non credo che chi ha ottenuto grandi cose non abbia compiuto dei sacrifici. (Michele)

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Dopo il CLab i ragazzi di Need for Nerd capiscono che c’è qualcosa che ancora non va nella loro idea, così come l’hanno pensata. Decidono quindi di spostare il focus dell’azienda su qualcosa di diverso. La community resta, ma a ciò si aggiungono una serie di corsi frontali che hanno lo scopo di avvicinare giovani e meno giovani al mondo dell’informatica.

Noi crediamo nell’alfabetizzazione informatica perché siamo convinti che possa creare il valore di cui abbiamo bisogno nella nostra società e portarla nel futuro. Lo facciamo attraverso lo sviluppo dinamico di eventi, come corsi professionali per programmatori, di base per principianti e laboratori per bambini, personalizzando i programmi, in modo da adattarli a chiunque partecipi, ci focalizziamo sulla creazione di nuovi metodi di apprendimento, così da facilitarlo, in aggiunta organizziamo eventi gratuiti per diffondere la programmazione. In pratica facciamo corsi fighissimi e nerdissimi! (Michele)

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La scelta fatta dai ragazzi è quella giusta e le soddisfazioni non tardano ad arrivare: partecipano allo Smart Cityness di Cagliari, collaborano con il Contamination Lab, Open Campus e Hub/Spoke e portano per la prima volta in Italia la National Coding Week.

Crediamo in quello che facciamo e questo ci ha ripagato vivendo una bellissima esperienza al CLab, abbiamo conosciuto una montagna di ragazzi validi e intraprendenti fantastici, un gruppo di professionisti che ci hanno aperto un mondo e in particolare due persone speciali che rimarranno sempre nel nostro cuore: Chiara Di Guardo e Augusto Coppola. (Michele)

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Oggi i ragazzi di Need for Nerd stanno collaborando con Hub/Spoke, uno dei più importanti spazi di coworking cagliaritani, per la realizzazione di un progetto che ha come obiettivo quello di diffondere la programmazione.

Lo stiamo facendo insieme a loro perché dopo varie collaborazioni ci siamo resi conto che dalla nostra unione poteva nascere un progetto che vuole dare un grosso valore aggiunto partendo da Cagliari. (Michele)

Noi seguiamo con grande interesse i nostri giovani nerd e i loro progressi. Non possiamo promettervi che “sentirete parlare di loro” perché sono già nella bocca di tutti!