Puoi decidere di diventare una fotografa da adolescente, grazie al regalo giusto o dopo aver ammirato gli scatti di un grande artista. Oppure, puoi diventare fotografa tra le vie di Parigi, mentre il tuo miglior amico lavora, e capire che studiare legge non fa per te, che quello che desideri è ben altro. Questo è successo ad Alexandra Mascia, fotografa di Carbonia con già tante esperienze importanti alle spalle e con un futuro ancora tutto da scrivere.
Dopo le superiori non avevo le idee chiare, mi sono iscritta a Giurisprudenza, ma non era quello che volevo fare, studiavo con difficoltà. Dopo qualche anno sono entrata in crisi, ho passato un anno a Londra come ragazza alla pari, sono tornata a Cagliari e ho riprovato a studiare, ma faticavo. Allora il mio miglior amico, un astrofisico con la passione per la fotografia, mi ha detto: “Perché non vieni per un mesetto a Parigi?”.
Durante quel mese, mentre lui era a lavoro, scattavo foto in giro per la città; una volta a casa, scaricavo le foto e con il mio amico le ritoccavamo con Photoshop, è lui che mi ha dato le prime basi. Sono autodidatta, ho seguito solo due workshop.Sono tornata ancora in Sardegna, a Carbonia, e ho tentato ancora di studiare, ma ormai la strada era tracciata.
Alexandra scatta senza pause, le fotografie riempiono il pc. È il momento di farsi conoscere: a darle una mano ci pensa la sorella Rebecca.
Per esercitarmi facevo i ritratti a mia sorella e alle mie amiche. Il materiale piano piano si accumulava: quasi senza accorgermene, avevo un portfolio. Mia sorella ha aperto la mia pagina Facebook e hanno iniziato a contattarmi: per esempio, ho collaborato con una truccatrice che lavorava al Teatro Lirico che ha curato l’aspetto delle modelle. Ho anche cominciato a prestare più attenzione agli outfit.
Grazie alla pagina Facebook, la qualità delle foto di Alexandra attira l’attenzione degli addetti ai lavori: di qui alle prime, importanti collaborazioni il passo è breve.
Un anno sono andata a Milano da una truccatrice che apprezzava il mio lavoro. Abbiamo fotografato tre modelle. In quest’occasione un’agenzia di comunicazione si è appassionata al mio lavoro e voleva farlo emergere. Nel frattempo sono tornata a casa, ma dopo qualche tempo mi hanno ricontattato e abbiamo collaborato per Philosophy di Lorenzo Serafini. Scattare per questo brand ha significato molto, ne sono entusiasta.
La stessa agenzia aiuta Alexandra a trovare un altro lavoro per un brand conosciuto:
Ho avuto la possibilità di scattare per Pollini, a Venezia: ho curato la campagna fotografica, che è finita sul sito. L’esperienza con Pollini è stata molto bella perché era tutto ben organizzato, ho dovuto pensare solo alle foto.
Ho scattato anche per altri brand: Navy Paris, Cluse, Del Maar Latin.
Ogni foto è un piccolo viaggio
Cosa spinge Alexandra a dedicarsi a ritratti di donne? L’istinto, ma non solo: dietro c’è anche la voglia di raccontare le storie racchiuse negli occhi di chi fotografa.
Scattare ritratti per me è un istinto, è la cosa che mi piace fare di più. Scegliere la posa delle modelle, il contesto è un modo di comunicare i miei stati d’animo: molte persone mi dicono che le mie foto mi rispecchiano. Quando una foto mi piace, è come se facessi un piccolo viaggio. Mi piace che attraverso uno scatto una persona possa immaginare delle storie, guardi un volto e si fermi a riflettere. I miei soggetti preferiti sono le ragazze, ritengo che esprimano meglio ciò che voglio comunicare. Mi piace fare ritratti, ma mi interessa tutta la fotografia, mi piacciono anche i reportage, le foto di viaggio.
Fare un lavoro creativo in Sardegna, si sa, è complicato. Ma allontanarsi significa perdere qualcosa di altrettanto prezioso, una terra bellissima che offre panorami ineguagliabili:
Dal punto di vista lavorativo non è facile, anche se sono davvero grata a tutti quelli che mi hanno dato lavoro. Qui cerco io le modelle, spesso non professioniste, e questo significa guidare le loro pose durante il set. Però è anche bello, questo aspetto, perché devi entrare in sintonia con loro e spesso nascono amicizie.
Forse il terreno più fertile lo troverei in grandi città come Parigi o Milano. Ma non penso di andarmene da qui, la Sardegna è un set fotografico perfetto.
Sul futuro, Alexandra non ha tentennamenti:
Vorrei occuparmi di campagne pubblicitarie e di editoriali di moda. Mi piacerebbe viaggiare e fotografare modelle all’estero.
A noi di Sardegna Creativa non resta che augurare ad Alexandra di vedere presto, su magazine e riviste di moda, i suoi scatti più belli.