Se vi chiedessi di pensare ad un musicista, di raffigurarlo nella vostra mente, sicuramente ve lo immaginereste con in mano un qualsiasi strumento musicale. Difficilmente ve lo figurereste seduto ad una scrivania, davanti ad un computer, vero?
Claudio Melis, giovane artista di Mogoro oggi noto come Mebitek, ha unito la sua passione per la musica a quella per l’informatica.
È il 1994 quando Claudio realizza che la sua passione per i computer può consentirgli di fare evolvere la sua passione per la musica.
Durante quelle fasi ho inizato a sperimentare la musica col computer, avevo iniziato a fare nel tempo una specie di black metal elettronico / sinfonico. Poi, quando mi sono trasferito a Bologna, ho incontrato il mondo dell’underground bolognese e mi sono dedicato a quei tipi di sonorità.
È qui, a Bologna, che nasce Mebitek come entità artistica nel 2003. Mebitek rappresenta l’evoluzione musicale di progetti adolescenziali (risalenti l 1994) basati su computer music e black metal sinfonico.
A Bologna l’ambiente vario e stimolante mi ha fatto conoscere varie sfumature della musica elettronica e fatto entrare in contatto con il mondo dell’undeground elettronico sopratutto con realtà come il Livello 57, il Lazzaretto Occupato e il mondo dei Free Party e delle TAZ.
Il ritorno in Sardegna di Mebitek
Claudio trascorre 11 anni in quel di Bologna, finché decide di tornare a casa, in Sardegna, a Mogoro. Si dice che il posto in cui viviamo ci influenzi e influenzi il modo in cui ci esprimiamo e ci rapportiamo al mondo. Ed è così che con il ritorno in Sardegna anche lo stile musicale di Mebitek evolve, cambia.
Una volta tornato in Sardegna dopo 11 anni ho iniziato a sperimentare e cambiare il mio stile musicale passando dalla musica elettronica underground verso sonorità più downtempo, unite talvolta alla musica sarda (con il progetto Mustayonis).
Passano gli anni e lo stile di Mebitek si definisce, prende forma, cresce.
Negli ultimi anni questo stile si è definito maggiormente, complice anche la maturazione musicale, e si è trasformato in un connubio cinematico tra elettronica, ambient e musica orchestrale. Da questo punto in poi la direzione installazioni artistiche, video e short footage è stata naturale: creare qualcosa che includesse il più possibile più arti differenti per creare un’esperienza diversa, unica.
Oggi Claudio scandisce la sua vita tra il lavoro da sviluppatore informatico e la sua vita da artista.
Dal punto di vista umano ed emotivo vivo i miei processi di creazione in maniera molto personale, intimista, solitaria partendo da idee accennate e immettendole in un circuito produttivo che comprende come primo passo la musica.
In questo momento Mebitek sta concentrando parte delle sue energie creative in un nuovo progetto sperimentale, realizzato in collaborazione con altri talenti sardi.
Negli ultimi tempi assieme a un collettivo di amici, tra cui Gabriella Floris che cura le fotografie, e Serena Pilloni, che cura gli aspetti cinematici, il processo artistico è diventato più inclusivo e completo dando vita a progetti complessi come “The Sensegration Box – installazione artistica – e a “The Unconscious (Cinematic Movement)” unione tra musica/foto/video tutto naturalmente autoprodotto a km 0 made in Mogoro.
La restante parte della furia creativa di Claudio è invece concentrata sul suo primo cd, di prossima uscita.
Tra poco più di un mese uscirà il mio primo cd, in co-pruduzione con nootempo, e nei mesi successivi verrà rilasciata la seconda parte di “The Unconscious”.
Restiamo in trepidante attesa, sicuri che Mebitek ci lascerà ancora una volta a bocca aperta.