Si dice spesso che i sardi siano particolarmente legati alla propria terra e alle proprie radici, un amore viscerale che può assumere tante forme: Claudia Aru, cantante di origini villacidresi, esprime l’amore per la sua terra con la musica.

La carriera di Claudia comincia fuori dall’isola, a Barcellona, dove si dedica ai primi studi jazz. Nel 2006 si trasferisce a New York, capisce che la sua aspirazione è il canto e si dedica allo studio con disciplina e passione.

Claudia Aru band

Nel 2007 Claudia torna a Roma, ma il richiamo della Sardegna è forte, troppo forte: l’anno seguente Claudia ritorna nella sua isola, dove partecipa a vari festival e collabora con diversi artisti.

L’anno della svolta solista è il 2012, con i due dischi Aici e A Giru a Giru. Claudia decide di cantare in sardo campidanese:

Cantare in campidanese per me è un atto politico, è la volontà di “normalizzare” una lingua troppo spesso relegata a ruoli minori o a generi musicali legati al folk. Il sardo per me è una lingua che può essere usata per dire tutto e cantare tutto… anche il rock and roll!

Momoti, l’ultimo disco di Claudia, esce nel 2015, preceduto dal singolo Su Tasinanta. La paura è il leitmotiv dell’album:

Momoti è nato dall’analisi delle nostre paure più recondite, che spesso sono legate a cose che in realtà non esistono. Proprio come Momoti.

Claudia Aru

Scacciare Momoti con un riff di chitarra

Come negli album precedenti, Claudia attraverso le note ci guida alla scoperta delle tradizioni sarde e delle sue leggende:

Da piccoli minacciavano sempre l’arrivo di Momoti per spaventarci, ma la verità è che non l’abbiamo mai visto e lui non è mai arrivato. Non ha senso temere ciò che non vediamo concretamente. Dobbiamo scacciare Momoti come le nostre ansie, poita no si timi su chi no si biri, si timi su ca cesti (perché si deve temere quello che esiste, non quello che non si vede).

Momoti è il disco della maturità, del cambiamento, ma anche delle conferme:

Momoti è sicuramente un disco più maturo dal punto di vista musicale: il nuovo assetto dei musicisti è alla base di questa crescita.

Durante tutto il suo percorso artistico, Claudia ha potuto contare su una band favolosa, con alcune new entry che hanno portato una ventata di novità:

Abbiamo inserito stabilmente Nicola Vacca, ventenne batterista di Lunamatrona. Il violino di Simone Soro, poi, ha accompagnato lo sviluppo di tutti i pezzi, mentre Ivan Melis con le sue chitarre mi ha aiutato nella stesura dei pezzi e negli arrangiamenti. A lui si deve l’ingresso della chitarra elettrica nel nostro progetto, che prima era solamente acustico.

Accanto alle novità, una certezza incrollabile:

Il contrabbassista Matteo Marongiu, il mio braccio destro in tutti e tre i dischi: di lui mi fido ciecamente, le sue competenze hanno contribuito a perfezionare i pezzi.

Claudia Aru canta in sardo, scaccia Momoti con le sue canzoni e ci invita a fare lo stesso: se volete ordinare il suo ultimo disco, non dovete far altro che scrivere all’indirizzo matriota.productions@gmail.com.

Intanto, cominciate a scoprire Claudia con questo divertentissimo brano, tratto dall’album Aici, che vede la partecipazione del leggendario Joe Perrino:

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