Se doveste vedere un paio di baffoni neri nei locali di Cagliari dove si fa musica – buona musica –, allora potreste essere incappati nei Sanchez, band cagliaritana di nu soul.
È l’autunno del 2013 quando Mauro Laconi (guitarhodes), Marco Cotza (voce) e Frank Stara (batteria) cominciano a suonare regolarmente insieme. Si concentrano da subito sulla scrittura di pezzi originali, alla costante ricerca di un sound black, sound destinato a evolvere e diventare quello che loro definiscono
un meltin’ pot che gravita attorno al mondo della black music.
Dopo una breve pausa i Sanchez riprendono a suonare insieme e presto si uniscono alla band Matteo Sedda (tromba e tastiere) e Silvia Follesa (voce).
Il 6 giugno 2014 i Sanchez fanno il loro esordio ufficiale al Muzak di Cagliari. Suonano incessantemente per tutta l’estate 2014 e concludono le loro esibizioni il 6 settembre, con la partecipazione al Festival Maranhao al Teatro Mobile di Cagliari. Sarà l’ultima apparizione della band prima dell’inizio della registrazione del suo primo disco, #1 – The Greatest X, che uscirà il 6 agosto 2015.
Tra le loro fonti di ispirazione, ci spiegano, sono tanti i nomi: Kendrick Lamar, Flying Lotus, Hiatus Kaiyote, D’Angelo, The Roots, J Dilla, Jose James, Robert Glasper, Chris Dave, RH Factor.
Ognuno di questi artisti ha avuto una grande influenza sul nostro stile, ad esempio Flying Lotus per la parte elettronica o J Dilla Chris Dave e The Roots per la parte ritmica. In realtà ascoltiamo qualsiasi tipo di musica e cerchiamo di attingere a qualsiasi cosa ci sembri bella.
Sperimentazione è la regola che guida il processo creativo dei Sanchez:
Generalmente ci rinchiudiamo in sala e sperimentiamo in qualsiasi modo: solitamente si parte da un riff di guitarhodes o da un beat di batteria.
Poi la band seleziona le parti migliori e da lì costruiscono la parte melodica ed elettronica. La scrittura dei testi, invece, è interamente opera dei due cantanti:
Lasciamo che l’interprete del brano sia colui che ha scritto il testo.
Tra i membri della band c’è però anche grande spazio per il confronto:
A volte qualcuno di noi propone un’idea già piuttosto definita che cerchiamo di sviluppare assieme.
È una grande unione quella che lega tra loro i Sanchez, un’unione che li porta ad amare indiscriminatamente tutti i loro brani, come un genitore ama alla stessa maniera tutti i propri figli. Sono stati i loro fan a scegliere. Tra gli ascoltatori virtuali, la scelta è stata chiara:
Probabilmente il brano più apprezzato dai nostri ascoltatori è All The Things, che a detta di Youtube sta riscuotendo i maggiori like. È la prima traccia dell’album ed è un brano molto rappresentativo della nostra cifra stilistica sia per il testo scritto da Marco che per la linea guida.
Con grande sorpresa da parte della band, durante i live la preferenza del pubblico è invece un’altra e del tutto inaspettata:
Con molta sorpresa abbiamo constatato che il pezzo Fear Builds Walls, che ci sembrava uno dei pezzi più sperimentali e meno immediati, riscuote sempre un grande feedback durante i nostri live.
Il pubblico li adora e il loro talento è indiscusso. Quando chiediamo loro come ci siano riusciti, se il successo nella musica sia esclusivamente figlio del talento o serva anche un buon senso degli affari, la risposta è:
il giusto mix tra le due cose. Perchè con solo i soldi non si può scrivere bella musica.
Tanta passione per la propria musica, ma con i piedi ben piantati per terra: è questa la ricetta per il successo dei Sanchez. Un successo che va coltivato:
Abbiamo tanti progetti e stiamo lavorando su materiale inedito per un secondo album. Al momento stiamo promuovendo il nostro primo LP “The Greatest X” uscito il 6 agosto 2015 e disponibile su tutti i principali canali digitali (Bandcamp e iTunes).
Volete un assaggio del sound accattivante dei Sanchez? Bene, ascoltate City of Cherries eseguita live a Radio X, e lasciatevi ammaliare.