Ha sbafumà Luciana Littizzetto, sorpreso Nina Zilla, colpito Frank Matano e, soprattutto, indotto Claudio Bisio ad assegnargli il suo golden buzzer nell’edizione 2017 di Italia’s Got Talent. Stiamo parlando di Stefano Como, cantante e musicista di Sant’Antioco, che il 28 aprile scorso ha partecipato, facendo un’ottima figura, alla finale del talent show di TV8. Ma la love story fra Stefano e la musica ha molti capitoli da raccontare.
L’amore di Stefano per la musica nasce durante l’infanzia, ma scoppia negli anni dell’adolescenza, ai tempi del grunge, grazie a un mito di quegli anni, tramontato troppo presto.
Canto da quando ero bambino, come fanno tanti bambini, ma la passione vera è nata quando avevo tredici anni, ascoltando i Nirvana. Kurt Cobain era il mio idolo e in quegli anni cercavo di rifare tutte le loro canzoni.
Stefano fa da subito sul serio: Euterpe è una musa esigente, ma la determinazione di Stefano non conosce ostacoli.
Mi sono impegnato al massimo da subito, con risultati sempre migliori. Non prendo mai nulla con leggerezza, altrimenti preferisco non cominciarla neanche.
Stefano studia da autodidatta: oltre a cantare, si avvicina agli strumenti musicali. Da appassionato qual è, si innamora di tutti gli strumenti e impara presto a suonarli.
Mi piacciono tutti gli strumenti musicali: non capisco come si faccia, da musicista, a non amare tutti gli strumenti. Almeno a livello base, penso di riuscire a suonare un bel po’ di strumenti tra cui chitarra, basso e batteria.
Dopo anni di studio e di prove, Stefano comincia a registrare le cover di grandi band e artisti famosi, brani in cui esprime tutto il suo talento. Anche in questo caso, il cantante sulcitano non si fa spaventare dalle difficoltà e impara a registrare audio e video in autonomia.
È dal 2009 che pubblico le mie registrazioni online su Youtube e Facebook; di recente, anche su iTunes, Spotify, Amazon Music, Google Play e tanti altri in cui si può scaricare o comprare gli album. I miei video sono interamente montati da me, così come anche le registrazioni audio, è tutto home recording. C’è voluto qualche anno di studio online per capire come fare il meglio possibile con poco investimento monetario e, dai giudizi del pubblico online, mi pare che il risultato sia più che buono.
Dall’estensione al timbro, Stefano mostra un talento vocale fuori dal normale, soprattutto se si considera che è del tutto autodidatta. Eppure, il cantante di Sant’Antioco non si dice soddisfatto: la strada da percorrere è ancora lunga.
Non ho ancora il controllo totale di quello che faccio: posso dire che, come nelle altre cose che faccio, vado “a giornate”, per la musica soprattutto. Quando mi sento di dover cantare allora faccio belle cose, ma se non ho l’ispirazione, meglio che non canti!
Per quanto riguarda il timbro… be’, quello è e quello rimane grazie a Madre Natura.
Ho migliorato l’estensione vocale grazie a mille prove fatte in casa. Sbagliando, ho capito un po’ di cose, ma sono ancora in fase di apprendimento, per questo vorrei prendere lezioni di canto appena possibile.
Finora, Stefano ha dedicato le sue energie alle cover. In realtà, come ogni buon musicista, nasconde nel cassetto composizioni proprie, ma prima di svelarle al pubblico vuole raggiungere una maturità artistica ancora maggiore.
Ho già registrato pezzi miei molti anni fa, ma non ho ancora pubblicato nulla proprio perché sono ancora in fase di studio: vorrei essere al top, sia a livello vocale che a livello di strumentazione per registrare, prima di “espormi” come artista vero e proprio.
Stefano’s got talent
Il 2017 è l’anno di partecipazione di Stefano a Italia’s Got Talent. Sia nelle audizioni che in finale ha raccolto il consenso dei giudici e del pubblico, oltre al sostegno di tutti i sardi, che l’hanno tifato e incoraggiato. Anche se non è finita con la vittoria, per Stefano è stata comunque un’esperienza da ricordare.
IGT è stata un’esperienza importante lato “mondo dello spettacolo”, ho conosciuto tante belle persone e faccio tesoro di tutto ciò. Per quanto riguarda la musica, rimango sempre dell’idea che i talent show siano da prendere come trampolino di lancio, come una una cosa in più in una strada già precisa.
Insomma un artista non nasce con un talent, al massimo si consolida come tale grazie alla visibilità, ma fare musica è tutt’altra cosa.
Fare musica in Sardegna, come è risaputo, non è cosa facile. Stefano ha avuto modo di esibirsi anche dall’altra parte del mondo, negli Stati Uniti, e ha facilmente notato le differenze.
Tempo fa facevo serate live nei piccoli locali, ma non mi piace come è gestito il tutto, almeno a basso livello.
Tralasciando l’aspetto economico, ho suonato in Florida a un Open Mic chitarra e voce e mi sono divertito tantissimo. Ovviamente è tutto più facile altrove perché, come in tutte le cose, c’è più pubblico.
Per il suo futuro da musicista, Stefano guarda ancora agli States, e conclude con una “minaccia”:
Spero di poter andare negli States e continuare con le mie passioni quindi… aspettatevi il peggio (o il meglio!) (ride).
E se gli si chiede cosa rappresenti per lui la musica, Stefano è lapidario:
La musica è un insieme di sensazioni che galleggiano nell’aria.
Stefano ha mostrato all’Italia intera cos’è capace di fare con la sua voce. È animato da una determinazione quasi feroce e da una sincera passione per la musica. Una cosa è certa: di lui, e della sua voce pazzesca, si sentirà ancora parlare.