La Sardegna custodisce e conserva, attraverso la sapienza delle proprie donne, la conoscenza di diverse meravigliose arti. Ne sono un esempio i meravigliosi ricami che si possono ammirare negli abiti tradizionali sardi femminili, o i bellissimi pizzi e centri lavorati all’uncinetto. Proprio a questa splendida tecnica, che dal passato si mantiene viva ancora oggi nelle nuove generazioni, abbiamo scelto di dedicare il nostro viaggio di oggi nel mondo della creatività.
Ma quando è nato l’uncinetto?
La leggenda narra che l’uncinetto, anche detto crochet, nacque quando una signora bavarese molto brava nei lavori manuali e artigianali, contemplava alla sua finestra i fiocchi di neve che cadevano morbidi sul suo davanzale e, affascinata, provò a riprodurne la bellezza utilizzando un lungo filo di cotone bianco e un ago ricurvo.
Fuori dalla leggenda, sembra invece che i primi lavori all’uncinetto fossero fatti usando le dita per afferrare il filo e creare i cappi e i punti. Solo in seguito furono realizzati i primi prototipi del moderno uncinetto usando materiali come legno, osso, bambù o avorio.
Alcuni studi dell’americana Mary Thomas collocano l’origine della lavorazione all’uncinetto nella penisola araba, dalla quale si è poi diffusa in in Oriente, Tibet e Occidente, per arrivare così in Spagna e quindi in Sardegna.
I nostri bravissimi artisti sardi hanno custodito la conoscenza di questa meravigliosa lavorazione e l’hanno reinterpretata in chiave moderna realizzando delle meravigliose creazioni all’uncinetto. Vedere per credere! 👇
Uncinetto creativo: le reazioni in amigurumi dei creativi sardi
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