Se pensate che per un biscotto bastino un po’ di zucchero, farina e burro, siete fuori strada. L’ingrediente più importante, per sfornare biscotti come quelli di Magadiuz, non si trova nei negozi, e soprattutto non si misura.

Ho sempre disegnato. C’è stato un momento in cui volevo diventare architetto, costruivo case con i Lego e le arredavo con mobili di carta disegnati da me. A nove anni, invece, facevo posare gli amici dei miei genitori a cui poi vendevo i ritratti per cinquecento lire.

Parecchio tempo prima di diventare Magadiuz, Ina Uzzanu, si trasferisce da Sassari a Firenze, ed è proprio questa città a trasmetterle l’amore per il bello e a donarle quella sensibilità artistica che l’accompagnerà in ogni fase della sua vita.

Quando ho concluso gli studi all’università, ho ripreso in mano pennelli e colori e, dopo una breve esperienza di restauro e decorazione di mobili, mi sono dedicata alle riproduzioni a olio su tela di Caravaggio, Michelangelo e Botero.

Non c’è limite alla creatività e Ina è sempre in cerca di nuovi spazi espressivi. Li trova tre anni fa, quando scopre la decorazione nella pasticceria e si appassiona alla ghiaccia reale. Il passo successivo è naturale, Ina smette di dipingere e sostituisce le tele con i biscotti.

Non mi piace sentirmi ingabbiata in uno stile. Il mio stile è non avere uno stile, la mia tecnica è la curiosità di scoprire e sentirmi libera di sperimentare. Tutte le volte che ho un’ispirazione, la faccio diventare un biscotto. Con le tele mi sentivo un po’ in soggezione, con i biscotti, invece, mi sento più a mio agio, più libera, sento che è un bellissimo gioco.

Così, dopo mesi di esperimenti e qualche biscotto bruciato, Ina diventa finalmente Magadiuz.

Il nome nasce per caso. Anni fa, il mio maestro di tiro con l’arco mi diede questo nomignolo, chissà poi perché, ispirandosi al Mago di Oz: da Mago a Maga, da Oz a Uz (le prime lettere del mio cognome). Quando ho iniziato la mia avventura con i biscotti, mi è venuto voglia di usarlo.

Il mondo profumato e colorato di Magadiuz è fatto di biscotti che raffigurano gli abiti tradizionali della Sardegna, ma anche oggetti, animali, momenti e celebrazioni. Ma attenzione, le piccole opere d’arte di Magadiuz non sono in vendita.

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Non vendo i biscotti, l’ho fatto i primi tempi ma poi ho scoperto che non so e non voglio dar loro un prezzo. Preferisco regalarli. Soffro di meno, perché la felicità e il piacere di chi li riceve è qualcosa che mi riempie di soddisfazione.

Non si ferma mai, Magadiuz, e nel 2015 inizia a tenere corsi di decorazione.

Mi è sempre piaciuto insegnare, e mi diverto parecchio. Sono sentimentale, empatica, collaborativa. Quando faccio qualunque cosa ci metto l’anima. Non mi risparmio, non lesino consigli, né sono gelosa dei miei piccoli segreti. Se mi piaci ti do tutto quello che posso.

Tre corsi in programma per marzo, ad Arzachena, Nuoro e Sassari. Ad aprile, sarà la volta di Cagliari. E poi chissà…

Il mio sogno nel cassetto è di creare una scuola alternativa di ghiaccia reale che unisca la tradizione alle novità.

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Beh, avete capito qual è quell’ingrediente che rende speciali i biscotti di Magadiuz? Eccolo svelato. La passione, ragazzi. La passione muove il mondo, e, a volte, sforna biscotti unici.