Ho sempre avuto il desiderio di poter fare qualche corso di ceramica sin da ragazzina, ma purtroppo non ne ho avuto la possibilità. Circa 5 o 6 anni fa vengo a conoscenza di un corso per principianti nel mio paese natale, San Basilio: inizia così la mia avventura con la ceramica. Dopo i quarantanni riuscivo finalmente a tastare l’emozione di poter maneggiare questo meraviglioso materiale: l’argilla.
Sono stata anche a Lugo di Romagna, dove organizzavano dei mini corsi per conoscere ancora meglio le tecniche di lavorazione; lì ho conosciuto grandi maestri con la passione per l’argilla.
Nel 2015 ho deciso di iscrivermi come hobbista; questa passione è un po’ costosa e, per autofinanziarmi, ho cominciato a partecipare ai mercatini.
Ceramica e Sardegna, due amori che si fondono
Provo sempre una forte emozione quando creo: la maggior parte delle volte è come se la forma non la decidessi completamente io, talvolta infatti un piccolo imprevisto porta alla creazione e nascita di una forma inaspettata.
La storia della Sardegna mi appassiona tanto quanto i suoi simboli, per me sono enigmatici; ancora non si conosce di preciso il loro significato e tutto questo mi affascina tantissimo.
Purtroppo il lavoro manca per tutti e, in un periodo di crisi, delle cose che realizzo io se ne può fare a meno. Ma anche quando le persone si fermano ad ammirare le mie creazioni con piacere io mi arricchisco, metaforicamente: anche se non acquistano è una grande soddisfazione vedere che condividono e capiscono la tua forte passione. Fortunatamente le persone di fuori apprezzano, qualche mia creazione è arrivata in continente, in Spagna, Francia e persino in Australia!
Le creazioni di Sabrina, fortemente legate alla terra natia, possono avere svariate forme ed utilizzi: dai vasi realizzati con la tecnica antica del columbino, a collane o lampade; la strada comunque è ancora lunga e ricca di nuove scoperte da fare e di tecniche da studiare.