Un palco, un microfono, un comico, nessuna censura. Ecco una definizione sintetica (e di sicuro limitata) di stand-up comedy, un genere che ha le sue origini nel mondo anglosassone e da qualche tempo è approdato in Italia.

Anche nella nostra isola, da qualche tempo, le serate di stand-up comedy abbondano grazie al lavoro dei ragazzi di Stand-up Comedy Sardegna; abbiamo intervistato i due fondatori, Albert Huliselan Canepa e Alessandro Cappai, per capirne di più a proposito, e siamo partiti da una domanda ingenua: se un alieno arrivasse sulla Terra, quale definizione darebbero i due di stand-up comedy?

Ti rispondo partendo da una domanda che non si fa mai nessuno: come definirebbero, nei paesi anglofoni, quello che noi chiamiamo “Cabaret”? Ebbene, con ogni probabilità, “stand-up comedy”.  In Italia ha preso un’accezione diversa da quella classica. A mio avviso, è semplicemente un ramo della comicità. Tuttavia le definizioni si evolvono, e a me va bene così.

Albert

Alessandro, invece, pone l’attenzione sulla libertà insita nella stand-up comedy.

Se tu fossi realmente un alieno caduto sulla Terra sarei io a volerti fare qualche domanda. Ma in effetti se tu tirassi fuori l’argomento “stand-up comedy”, mi dimenticherei che ho di fronte un alieno e inizierei a parlare compulsivamente di stand-up, come al solito. Non esiste una regola condivisa e, soprattutto, non c’è una linea di confine precisa. In generale la stand-up è un comico con un microfono che fa un monologo parlando di quello che vuole.

Alessandro

Ed è proprio attorno al concetto di libertà che ruota la stand-up comedy, nei temi trattati e nel modo di presentare i pezzi comici.

Per me, la stand-up è un modo più libero di intendere la comicità, o almeno più libero in confronto a quello che possiamo definire cabaret tradizionale. Libero non solo nei temi (anche perché la censura esiste ovunque, anche nei paesi in cui è nata la stand-up comedy) ma anche nella forma, perché ogni monologhista stand-up ha i suoi tempi e i suoi modi e non ha la gabbia del personaggio. In più, la stand-up comedy nasce nei club, nelle bettole, e solo dopo arriva nei teatri. In Italia invece siamo storicamente abituati a una comicità che nasce nei teatri.

Alessandro

Trovata una definizione, per quanto fluida, di stand-up comedy, viene naturale domandare ad Albert e Alessandro quando è la nata la loro passione per la comicità.

La passione è nata leggendo Oscar Wilde e si è consolidata con Daniele Luttazzi ai tempi di Mai dire gol. Ed è proprio grazie a Luttazzi che mi son formato, almeno come autore, partecipando alla sua Palestra, una scuola di scrittura comica via web. Sul palco invece ho iniziato nel 2013 partecipando a varie serate organizzate da Cossu&Zara per poi continuare con i laboratori Zelig di Roma.

Albert

La passione per la comicità l’ho sempre avuta da bambino, ma è stato quando a sedici anni ho letto per la prima volta Effetti Collaterali di Woody Allen che mi sono detto: “Questa cosa è troppo bella, voglio provare a farla anch’io”.
Un anno dopo circa, nel 2010, come Albert iniziai a scrivere nella Palestra, una rubrica del blog di Daniele Luttazzi. Imparai tantissimo da quell’esperienza. Da lì non mi sono più fermato e ho continuato a scrivere per vari progetti sul web e per vari comici del panorama locale e nazionale.

Stand-up Comedy Sardegna - foto di gruppo

Ma qual è il motivo dietro la nascita di Stand-up Comedy Sardegna? Semplicemente, il desiderio di colmare una mancanza.

È nata principalmente per riempire uno spazio vuoto. Nel resto d’Italia si faceva stand-up comedy da parecchi anni: qua, no.

Albert

Il progetto Stand-up Comedy Sardegna è partito nel 2016. Dovevo curare solo la parte organizzativa, ma Albert mi ha convinto a salire sul palco.

Alessandro

Dunque, lo stand-up comedian sale sul palco, presenta un monologo o una sfilza di battute, un punto di vista sulla realtà, uno sguardo che sa distillare dalla vita la sua intrinseca comicità. Ma il comico ha un preciso compito nella società?

Non credo che la comicità abbia o debba avere un ruolo o una missione. E nemmeno il comico. Ci diamo troppa importanza. E se pure il comico dovesse cominciare a prendersi sul serio allora sarebbe davvero la fine (visto che ci diamo troppa importanza?).

Albert

Sono d’accordo con Albert. Ci si vede nei locali, nei teatri o dove volete, e ridete di qualsiasi cosa per un’ora e mezza, poi tornate a casa e la vostra vita è la stessa di prima, ma almeno per un’ora e mezza siete riusciti a fregare l’esistenza prendendovi gioco di lei. Sì, ok, forse ci diamo troppa importanza.

Alessandro

Stand-up Comedy Sardegna - Albert

Ma comici si nasce, si diventa o entrambe le cose? Probabilmente una certa attitudine è naturale, ma la vis comica da sola non basta.

Comici si nasce e poi si diventa.

Albert

Entrambe le cose. Nel senso che comici si nasce, ma poi devi studiare e darti da fare.

Alessandro

“Cagliari ci ha stupito, in positivo”

Fare stand-up comedy in Sardegna è diverso dal resto d’Italia? Com’è stato accolto questo modo di fare comicità? Bene, a vedere i risultati, anche se qualche difficoltà non è mancata. Ma qualcosa di importante sta venendo fuori.

Da un lato è più difficile perché gran parte del pubblico non era abituato a vedere questo tipo di comicità. Dall’altro è più facile perché è qualcosa di totalmente “nuovo”. Per quanto riguarda le differenze con le altre città sicuramente (almeno per ora, e sottolineo “per ora”) il numero delle persone presenti agli spettacoli. Organizziamo e facciamo 6/7 serate al mese: se a uno spettacolo dovessero venire solamente 60 persone ci verrebbe la depressione. Nel resto d’Italia, almeno come media, i numeri sono più bassi.

Albert

Cagliari ci ha stupito molto e in positivo: alle serate viene sempre un sacco di gente, e siamo molto contenti anche della scena di comici che si sta formando. Non riesco a fare paragoni fra diverse città, è una cosa che non riesco mai a fare: ogni città ha una sua storia e le sue particolarità, ed è così anche nella stand-up. In generale è chiaro che Cagliari non è Roma a livello di opportunità. Ma se parliamo del movimento che si è creato, ci difendiamo benissimo.

Alessandro

E a proposito di serate, tra le tante è ostico sceglierne una e una soltanto da tramandare ai posteri.

La serata migliore? La prima e l’ultima. Sì, sono un comico molto romantico.

Albert

Ce ne sono state tante bellissime, e non voglio fare un torto a nessuna serata citandone un’altra. Da comico, ricordo sempre una serata che facemmo a Sa Domu nell’autunno del 2016. In generale non fu una serata particolarmente memorabile, ma fu la prima volta in cui pensai: “Ok, forse so fare questa cosa”. Sono passati quasi due anni e sono ancora in quella fase.

Alessandro

Nel futuro, a breve e lungo termine, di Stand-up Comedy Sardegna ci sono le tante serate e il prosieguo della   rassegna di stand-up che si tiene al teatro degli Intrepidi Monelli.

Dopo Dado Tedeschi, che si è esibito lo scorso 29 giugno, il 27 luglio sarà di scena Edoardo Confuorto.
Per il resto, in futuro è prevista anche una serata in inglese: seguite le nostre pagine Facebook e Instagram per conoscere le date delle prossime serate.

Albert e Alessandro

Stand-up comedy Sardegna è riuscita nell’intento di far conoscere la stand-up comedy in giro per l’isola. Se volete capire di più, andate a una delle tante serate e accomodatevi tra il pubblico: noi di Sardegna Creativa ve lo consigliamo caldamente.