Le start up spuntano come funghi, le parole diventano emoji e il cancelletto preferisce farsi chiamare hashtag. Per fortuna, però, c’è ancora qualcuno che si affida ad un’arte antica per vivere, utilizzando cuore, testa e mani. Nel 2011, a Siliqua, Francesca Serra e Massimo Mei creano un laboratorio di artigianato artistico, e decidono di chiamarlo così:

Is femmineddas sono le classiche donnine sarde che vestono l’abito tradizionale. Ci siamo ispirati a loro per battezzare la nostra attività, in particolare ad Anna, la nonna di Francesca. La nostra interpretazione delle femmineddas ne mette in luce il carattere con una chiave di lettura ironica, ma anche tenera e nostalgica.

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Il recupero e il riciclo sono da sempre oggetto delle attività del laboratorio. Vecchi legni e altri materiali prendono così la forma di creature affascinanti, che attraversano la tradizione sarda per sfociare in buffi animali, soprattutto pesci.

Il passaggio del tempo sugli oggetti e la possibilità di trasformarli trattenendo l’impronta della loro esistenza precedente, è la base della nostra produzione. Imprigionati dai vincoli della tradizione o della natura, femmineddas, ominis e animali, a volte feriti o impigliati in trame di fil di ferro, sembrano guardarsi intorno con occhi perplessi, innocenti. Cercano il loro posto al mondo, ci provano.

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Francesca e Massimo, che condividono la vita sia dentro che fuori il laboratorio, lavorano con tenacia e passione, ben più delle classiche 8 ore al giorno.

Molti sono convinti che chi fa il nostro tipo di lavoro sia in una condizione privilegiata perché può dare spazio alla creatività. In parte è vero, ma per far sì che questo sia un lavoro in grado di mantenerci, occorre tanta fatica e costanza.

Per una realtà locale come quella di Is Femmineddas, la crescita è una sfida quotidiana: l’importante è non arrendersi e continuare a crederci.

Ora che il riciclo artistico/artigianale si sta diffondendo, è più semplice lavorare in questa direzione, ma all’inizio ci sono stati momenti in cui venivamo considerati dei pazzi!

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Pesci anche fuori dalla Sardegna.

I creatori delle femmineddas non solo non si sono arresi, ma hanno portato pesci, case diroccate, gatti e altri personaggi fuori dalla terra d’origine. Da anni, infatti, partecipano a eventi e fiere dell’artigianato, in giro per l’Italia. L’ultima che ha ospitato i lavori di Is Femmineddas è l’HOMI, il salone degli stili di vita che si è svolto lo scorso gennaio a Milano.

È il quarto anno che partecipiamo. Ormai possiamo dire con un certo orgoglio che diverse attività commerciali, soprattutto nelle località turistiche, vendono le nostre creazioni.

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Vi è venuta voglia di conoscere da vicino il mondo fantastico di Is Femmineddas? Fate un salto a Mogoro, il prossimo agosto, e visitate la Fiera del tappeto e dell’artigianato artistico. Altrimenti, ecco cosa suggerisce Francesca:

ci trovate nei principali negozi di artigianato in Sardegna, ma potete contattarci sulla nostra pagina Facebook Is Femmineddas o via mail isfemmineddas@gmail.com. Non abbiamo una vera e propria piattaforma di vendita online, ci sembra un metodo di vendita troppo impersonale.

Non stupitevi se vi capiterà presto di incrociare lo sguardo smarrito di un pesce colorato, perché il cuore, la testa e le mani di Francesca e Massimo continueranno a donare nuova vita a legni abbandonati, lamiere arrugginite, porte stanche di aprirsi. A quel punto, vi rimarrà solo una cosa da fare, adottarlo e portarlo a casa con voi!