L’arte come varco per una dimensione altra, intrisa di magia e spiritualità: Maristell’Arte, alias di Maristella Portas, pittrice e illustratrice, è un’artista desiderosa di conoscere la realtà nelle sue innumerevoli sfaccettature e aiutare gli altri a farlo.
Sono un’artista emergente alla ricerca del suo posto nel mondo. Mi definisco una creatrice di ponti tra spirito e materia attraverso la pittura e il disegno.
Amo far emergere il lato magico della vita, scavare in profondità e andare al di là delle apparenze. Mi piace realizzare ritratti a matita, entrando in empatia con il viso che ho davanti, per far emergere l’anima delle persone che ritraggo. Mi diverto anche a dare nuova vita ai vecchi jeans, realizzando oggettistica e gioielli dipinti a mano.
La storia di Maristella comincia durante l’infanzia, quando la nostra artista amava “trascorre il tempo a disegnare e creare qualsiasi cosa”; le sue passioni maturano in fretta, anche grazie al fratello, dotato come lei di una mente creativa.
Sono cresciuta in un ambiente dove la creatività e il “fatto a mano” erano di casa, ma sono l’unica ad avere la passione per la pittura e il disegno. Ho un fratello molto creativo, che si dedica alla realizzazione di adesivi per auto o grafiche per magliette.
L’amore per l’arte portano Maristella a fare studi specifici, sebbene abbia approfondito da autodidatta l’ambito della pittura.
Ho studiato al Liceo Artistico Statale di Cagliari, nella sede staccata di Quartu Sant’Elena. In seguito ho frequentato un corso professionale di restauro architettonico e un corso di Graphic Designer, ma ho approfondito da sola lo studio della pittura su tela soltanto alcuni anni dopo il diploma.
Lungo il suo percorso nell’arte, Maristella ha la fortuna di essere circondata da persone che la incoraggiano e l’aiutano a tirare fuori le sue capacità.
Ho avuto la fortuna di crescere attorno a persone che hanno notato le mie doti artistiche e che mi hanno sempre supportato: dai parenti agli amici, dai maestri d’asilo ai professori che hanno visto in me grandi potenzialità. In particolare, ringrazio il professor Vanini, che porterò sempre nel cuore, per essere riuscito a tirar fuori il mio lato creativo e avermi spinto a sperimentare, e il mio compagno di vita, che mi sostiene sempre nelle mie attività ed è il mio critico migliore.
L’arte, forza vitale
Fare arte permette a Maristella di esprimere le emozioni e scacciare i tormenti: c’è una figura ricorrente nelle sue opere, un soggetto che si fa carico delle sensazioni più pesanti da sopportare.
Adoro disegnare con la penna a sfera su fogli ruvidi per pittura ad acquerello, perché mi permette di usare un tratto forte e impulsivo, sbavato e impreciso, scaricando le tensioni e lasciare fluire le emozioni che emergono durante l’esecuzione. In genere disegno in momenti di disequilibrio con me stessa, per ritrovare la serenità; il mio soggetto preferito è la mia bambina interiore, quella che si fa sentire durante i momenti di crisi e sconforto.
Maristella ha addirittura ideato un progetto ad hoc per questo scopo, un blog visuale in cui raccogliere disegni con una funzione catartica, che le servono per crescere e superare i traumi della vita.
Con il mio progetto Le mie scomode verità uso il disegno come cura, azione terapeutica per me stessa che, di riflesso, sia d’aiuto per chi entra in sintonia con il mio lavoro. Parto da esperienze personali e dolorose vissute nell’infanzia, che condizionano la vita di tutti i giorni, per trasformarle in un messaggio positivo: il cambiamento dipende soltanto da noi.
Ma quanto è difficile fare l’artista in Sardegna? E soprattutto, si può vivere di sola arte nell’isola?
Le difficoltà sono tante, soprattutto in Sardegna, perché l’arte non è considerata come un bene di prima necessità e spesso è vista come un hobby e non un vero e proprio lavoro. In questo modo è difficile diventare artisti professionisti e vivere soltanto con la propria passione, ma non ho mai pensato di abbandonare perché per me fare arte è un bisogno fisiologico, è cibo per la mia anima e mi fa sentire utile al mondo, nel mio piccolo.
Anche se non è ancora riuscita a fare dell’arte la sua professione, Maristella dipinge e disegna per riuscire a trasmettere quello che sente, e se anche una sola persona coglie il messaggio, per lei è una vittoria.
Il fatto che anche solo un piccolo gruppo di persone riesca a percepire con il cuore il messaggio che cerco di trasmettere con le mie opere è per me una grande soddisfazione, essere ringraziata per ciò che mi viene naturale mi dona una gioia immensa.
Non mancano le piccole soddisfazioni, come premi e riconoscimenti in ambito artistico: in ultimo, la pubblicazione di una mia illustrazione sull’Unione Sarda.
D’altro canto, la nostra fa arte non per il soldi, non per il successo, ma per comunicare, per stare meglio, per esternare i propri sentimenti e lasciare che le emozioni scorrano con la matita lungo il foglio.
L’arte mi dona forza vitale, gioia e soddisfazione, pace e serenità, mi permette di lasciar fluire le emozioni e sentirle scorrere dentro il corpo.
Mi permette di comunicare messaggi profondi, che non riuscirei ad esprimere a parole e che vanno dritti al cuore. L’arte è il mio linguaggio, è espressione pura.
Maristella ha il suo personalissimo pantheon di artisti che ammira e da cui trae ispirazione: oltre a salire sulle spalle dei giganti, la nostra artisti apprezza diversi artisti contemporanei.
Tra i grandi amo alla follia Caravaggio, Frida Kahlo e Magritte. Da poco ho scoperto un’artista canadese, Sophie Wilkins, con la quale mi trovo molto in sintonia per i messaggi che trasmette con la sua pittura consapevole. Apprezzo molto anche Vera Bugatti, street artist bresciana che ho visto lavorare dal vivo. Tra i sardi il grande Pinuccio Sciola, che ho avuto il piacere di incontrare e che mi ha fatto scoprire che anche le pietre hanno un’anima profonda e antica. Tra i miei conterranei ci sono tanti giovani artisti che apprezzo e che, inconsapevolmente, mi ispirano e donano fiducia nell’arte.
Il futuro? Tutto da scrivere, ma in primis Maristella ha un desiderio: “diventare un’artista professionista”. E per farlo, in testa ha tante idee da concretizzare.
Come illustratrice ho in mente alcuni progetti, tra cui una serie di libri illustrati con Le mie scomode verità. In più mi piacerebbe realizzare alcuni murales in giro per la Sardegna, magari assieme ad alcuni amici artisti, ed esporre le mie opere anche in Europa.
Maristella ha una visione nobile dell’arte che esprime con la sua incrollabile fede nel suo progetto Maristell’Arte, a cui dedica tutta sé stessa. Quando si incontrano persone così, si capisce il senso della parola “artista”, e il lavoro di Sardegna Creativa si fa più semplice, e bello.