Federica Vinci, in arte Luinil, è una talentuosa illustratrice originaria del sud Sardegna, ora a Torino per approfondire i suoi studi. Le sue illustrazioni, all’apparenza inquietanti e pervase di tristezza, sono in realtà un modo per esprimere le proprie inquietudini nascoste.
Federica incontra l’arte sin da bambina grazie a genitori illuminati che la instradano lungo i sentieri dell’arte figurativa.
Sono nata a Cagliari nel 1992 e fin da bambina ho sempre avuto la passione per il disegno tanto che i miei genitori, quand’ero piccola, mi hanno iscritto a una scuola privata di arte. In seguito mi sono iscritta al liceo artistico Fois di Quartu Sant’Elena, dove ho imparato tanto sul mondo dell’arte. Ho proseguito il mio percorso iscrivendomi all’Accademia delle belle arti di Sassari e ora frequento il biennio di Scenografia teatrale all’Accademia Albertina di Torino. Mio nonno paterno aveva la passione per la pittura.
“Luinil”, il cui soprannome si deve a Tolkien e significa “Stella Azzurra”, è riconoscente nei confronti delle scuole che ha frequentato, ma ancora di più a una persona speciale che sente vivere nel suo cuore.
Sia il liceo artistico sia il mondo delle accademie sono stati basilari per la mia formazione tecnica e il mio accrescimento personale. Una persona che più che da mentore mi ha fatto da sorella, è la mia migliore amica che ora non c’è più e che tuttora mi aiuta nel mio percorso.
I personaggi rappresentati da Federica hanno spesso occhi tristi e sguardi malinconici, come se fossero afflitti da un dolore indicibile che non riesce a trovare altro sfogo che nell’espressione del volto. Tuttavia, Federica non ha scelto razionalmente di dare forma a questi personaggi, ma sono i personaggi stessi a trovare spazio nella mente dell’artista: illustrarli è un modo per renderli in qualche modo innocui.
In realtà non è una scelta vera e propria. I miei personaggi sono nati da alcuni incubi che faccio quasi ogni giorno, ho studiato un modo per “esorcizzarli” e renderli più graziosi e meno paurosi. Cosa vorrei comunicare? Forse che tutti da situazioni difficili o, per l’appunto, incubi, possono sfogarsi con l’arte e creare il loro mondo.
“Senza arte non mi sentirei me stessa…”
Fare l’artista è, come spesso succede, un’ardua prova: oltre a superare la barriera dell’incomprensione di chi non capisce quanto lavoro ci sia dietro un’opera d’arte, bisogna fare i conti con invidie e gelosie. Ma la passione, si sa, smuove le montagne.
Si trovano numerose difficoltà soprattutto per via di alcune persone che non capiscono l’impegno e la dedizione che uno mette per creare un qualcosa, inoltre, il mondo dell’arte è caratterizzato da gelosie, inutili gelosie. Ho pensato spesso di abbandonare e numerose volte ho attraversato periodi di black out. Cosa mi porta a fare questo? È più forte di me, senza tutto questo non mi sentirei me stessa.
La passione, l’impegno, la dedizione all’arte portano anche belle soddisfazioni: Federica partecipa a mostre importanti, conosce altri artisti, affronta nuove sfide.
Una delle più grandi soddisfazioni è stata esporre a Paratissima Torino, una possibilità che mi ha permesso di conoscere numerosi artisti e numerose forme d’arte. Inoltre mi è piaciuto tanto partecipare a delle mostre organizzate a Torino da Giovanni Battista Corvino che mi hanno permesso di mettermi alla prova affrontando tematiche molto delicate, legate al rispetto e ai diritti umani.
Federica ha un pantheon personale di tutto rispetto, artisti che sono entrati di diritto nella storia delle arti figurative: e nel pantheon trovano posto anche due grandi artisti sardi, fonti d’ispirazione e, in un caso, anche maestri.
È difficile rispondere, ho una lunga lista! La mia artista preferita in assoluto è Frida Kahlo, mi piacciono particolarmente Vincent Van Gogh, Renè Magritte, Hieronymus Bosch. Per quanto riguarda l’arte contemporanea adoro la corrente del Pop Surrealismo, in particolare Benjamin Lacombe e Dilkabear. Sardi? Mi piace la pittura di Giuseppe Biasi e di Sisinnio Usai: quest’ultimo è stato uno dei miei professori all’Accademia di Sassari.
Il futuro è tutto da scrivere: intanto, Federica, lavora a un progetto che riguarda la sua terra, un ulteriore passo verso il raggiungimento del sogno della sua vita.
Sono all’opera per un progetto dedicato alla Sardegna, dove sto illustrando le leggende e gli abiti tradizionali sardi. Spero prima o poi di riuscire a diventare un’illustratrice, anche se è molto difficile.
Di certo, diventare un’illustratrice professionista non è facile, ma Luinil ha tutte le carte in regola per farcela. Basta non smettere di sognare e di trasformare gli incubi in opere bellissime: il resto verrà da sé.