Ci sono persone che passano la vita alla ricerca della propria strada, della propria vocazione. Ce ne sono altre che invece, fin da giovanissime, hanno idee chiare, tanta passione, grandi ambizioni e una forte volontà per assecondarle.
Quando persone con queste caratteristiche si incontrano, nascono progetti come Hangreen, giovane startup sarda che con il suo “giardino verticale automatizzato” promette di rivoluzionare il mondo del giardinaggio domestico e non solo. Ma cos’è un “giardino verticale”? Ce lo spiega Giulio, uno degli ideatori di Hangreen.

Si tratta di una struttura rettangolare in legno divisa in tre sezioni parallele realizzata con materiali eco-sostenibili, per la coltivazione di piccole piante ornamentali e aromatiche in applicazioni domestiche interne ed esterne. La novità sta nel sistema elettronico in wi-fi per la rilevazione dei parametri di coltivazione delle piante tramite sensori che permette l’irrigazione automatizzata. Per i più tecnologici abbiamo realizzato anche un’app per smartphone da cui è possibile monitorare e gestire da remoto e in qualsiasi momento le proprie coltivazioni.

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Un progetto complesso che però non nasce in una grande azienda ma a scuola, durante l’ora di scienze.

Inizialmente l’idea è nata tra i banchi di scuola, come progetto di ricerca per verificare sul campo l’azione dei metalli pesanti nelle piante; durante tale fase è nata l’intuizione per creare una struttura che permettesse di ottimizzare lo spazio di coltivazione e al contempo di facilitare la gestione e la cura delle piante da parte dell’utente grazie all’utilizzo della tecnologia.
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Dietro Hangreen si nascondono Giulio Andrea Pischedda e Davide Mainas, 19 anni, e Marco Cherchi, 31 anni. Giulio e Davide periti tecnico industrale, e aspiranti ingegneri, si occupano degli aspetti più tecnici del progetto: il primo cura la progettazione e lo sviluppo tecnico, il secondo gli aspetti di sviluppo web. Marco, invece, laureato in economia aziendale con indirizzo in Management, è il Business Advisor di Hangreen e si occupa di pianificazione, Marketing ed economics.
Giovani ma con una maturità e una lucidità non comune tra i loro coetanei, che consente di capire che avviare una società è sì un’avventura emozionante ma non un gioco.

Per noi fare impresa, data la nostra età, non è stata una scelta fissata nel tempo e nello spazio; più andiamo avanti e più acquisiamo consapevolezza sul fatto che per fare impresa servono competenze specifiche molto variegate oltre ad un’esperienza consolidata e che, in tutti i casi di successo, non è mai bastata una sola idea per fare impresa. Il “fare impresa” è solo una fase successiva di un percorso che inizia molto prima.

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Hangreen: piccoli innovatori crescono

E il percorso dei giovani fondatori di Hangreen è iniziato davvero da giovanissimi, da bambini, per gioco.

Per noi il percorso che ci ha portato ad “innovare” attraverso la tecnologia è iniziato da bambini e si è espresso prima di tutto nel gioco: siamo sempre stati appassionati di Arduino e App, di videogames e programmazione. Negli anni, grazie anche a figure importanti a livello formativo durante gli anni delle scuole superiori, abbiamo guardato sempre più all’ambiente esterno, ai nostri quartieri, alle città in cui viviamo, cercando di creare soluzioni ai problemi che incontravamo tutti i giorni grazie all’utilizzo della tecnologia. Da qui studiavamo ciò che serviva per creare, ad esempio, dei devices per mappare e segnalare il numero di parcheggi liberi nella città in cui abitavamo, così come altri tanti progetti rimasti nel cassetto.

Fare di Hangreen un’azienda reale, è una fase che arriva dopo anni di sperimentazione, in cui l’idea di base evolve e muta.

È stato fondamentale essere affiancati da figure esperte come tutors e mentors, dai quali abbiamo appreso per la prima volta le regole del gioco acquisendo le prime competenze che ci hanno aiutato a capire qual è il vero percorso che porta da un’idea ad arrivare sul mercato. La stessa esperienza di un mese fatta a Milano durante il percorso di incubazione, a contatto con altre Startup, alla scoperta di un contesto urbano opposto a quello che eravamo abituati a vivere, è stata di grande valore aggiunto per crescere e maturare.

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Sono cresciuti tanto e tanto ancora hanno da imparare e da scoprire sul mondo delle startup e dell’impresa. Ma la volontà non manca.

Sappiamo che la strada da fare è ancora molto lunga e che percorrerla comporterà il dover affrontare quotidianamente difficoltà e tensioni, ma abbiamo la fortuna di avere all’interno del nostro team competenze importanti e l’esperienza fatta in questi primi due anni di intensa attività ci offre lo stimolo per cercare di migliorare il nostro progetto giorno dopo giorno.

Noi siamo certi che questi giovani andranno lontano e che Hangreen diventerà il fedele alleato di tutti gli amanti della cultura green e non solo!