La musica è una delle forme d’arte più antiche, esiste da sempre e possiamo trovarla in tantissime forme: da secoli unisce i popoli, crea emozioni e ci fa sentire liberi.

Ogni momento importante della nostra vita ha una sua colonna sonora: una canzone può far rivivere in noi un ricordo, un concerto o un festival possono regalarci attimi di libertà e sensazioni uniche.

E per celebrare la musica oggi parliamo del Summer is Mine, il festival organizzato dall’associazione Lee Van Cleef. Giunto alle sua quinta edizione, si è ormai imposto nel panorama sardo come uno dei migliori festival in circolazione, non solo per l’ottima qualità della musica, ma perché vuole coinvolgere le persone nel tentativo di migliorare la propria terra.

 

Abbiamo parlato con Veronica, Andrea e Andrea, (sono proprio due) per conoscere meglio il festival.

Il Summer Is Mine  nasce nel 2013, a Carbonia, quasi per gioco. Poi ci siamo montati la testa e abbiamo pensato di poter diventare un festival vero e proprio (stiamo scherzando eh!).

Giungere alla quinta edizione di un festival è come prendere la maturità: è il momento di decidere cosa fare del proprio futuro. Nel frattempo, la formula magica del festival rimane invariata.

L’edizione di quest’anno sarà fondamentale per capire cosa vogliamo fare da grandi. La formula è sempre la stessa: i gruppi sardi più interessanti del momento e i gruppi più in forma e più tosti del panorama nazionale. E poi il cibo, cibo di qualità per tutte le tasche.

La prima novità di quest’anno è il cambio di location: dietro questa scelta c’è il desiderio di dare valore al territorio sardo e creare una rete in grado di unire le persone attraverso collaborazioni importanti nel Sulcis.

La nostra intenzione è sempre stata quella di valorizzare gli spazi minerari dismessi; quest’anno insieme al Comune di Iglesias si era concretizzata la possibilità di utilizzare il Piazzale della vecchia Miniera di Monteponi e quindi di realizzare finalmente i nostri sogni.

 

Purtroppo non sempre i sogni diventano realtà: a causa di un grave incendio il festival è costretto a cercare una nuova casa.

L’incendio di fine giugno ha vanificato tutto, oltre a creare danni inestimabili per tutta la comunità.

L’incendio ha rappresentato un momento difficilissimo per il festival e per l’intera comunità: ma è attraverso le difficoltà che possiamo dimostrare il nostro valore.

È stata una tragedia, una perdita per tutta la comunità. Per noi è stato un bruttissimo colpo, siamo stati costretti a riorganizzare tutto, è stato uno stress test. Siamo contenti di essere riusciti a trovare una nuova casa e ci teniamo a ringraziare l’Associazione ENNE2.

 

Quando si organizza un evento di tale portata l’inconveniente è dietro l’angolo, ma quest’anno l’organizzazione si è trovata davanti a un problema grave, una vera crisi, affrontata e vinta anche grazie al supporto del comune di Iglesias.

 Ci teniamo a sottolineare però che in questa situazione di crisi l’amministrazione comunale di Iglesias ci ha supportato e aiutato a uscire dalle sabbie mobili in cui eravamo finiti.

Nuova location e tante novità:  il festival rinasce come una fenice e si prepara a divertirci in questa calda estate.

Le novità son tante, ma il talk e la mostra fotografica con i ragazzi e le ragazze di Save The Industrial Heritage è sicuramente quello che ci sta più a cuore. Entrambe le iniziative erano concepite per Monteponi, ma siamo sicuri che sarà bello anche nella nuova location.Tra le novità il Market is Mine, per la prima volta con una forma ben definita. 

Il crowdfunding è una tappa fondamentale per poter offrire un festival di spessore gratis. Attraverso piccole donazioni, ognuno di noi può contribuire alla riuscita e alla crescita di questo grande evento.

Siamo convinti che un festival cresce forte e libero se supportato e abbracciato dalla sua comunità. Chiediamo a tutti voi di supportarci con delle piccole quote: in cambio, offriamo delle bellissime ricompense come le borse e t-shirt ufficiali del festival e per i più audaci (solo 20 posti) un secret show con un artista d’eccezione in un luogo segreto e bellissimo.

Abbiamo chiesto a Andrea e Veronica quale sarà l’artista che ci stupirà maggiormente quest’anno e, pensate un po’, son saltati fuori tre nomi niente male.

Ci sarà tanta bella roba, ma vi diciamo tre nomi così su due piedi: Giungla, His Clancyness e Niagara. Ne vedremo delle belle!

Il Summer is Mine si fa in tanti

Un grazie speciale è dedicato ai volontari del festival: senza di loro probabilmente il Summer non sarebbe lo stesso.

I nostri volontari sono fondamentali. Le cose da fare prima, dopo e durante il festival sono sempre tantissime ed è stato davvero bello aver ricevuto così tante risposte al nostro appello, per noi una grande dimostrazione di affetto verso il festival.

Se vi siete sempre chiesti in base a quale criteri vengano scelti gli artisti, sappiate che oggi, grazie a Sardegna Creativa, avrete finalmente una risposta.

Ogni anno si cerca di tenere conto di quali artisti o gruppi saranno in tour nel periodo del festival e poi si butta giù un elenco di nomi papabili, poi si contattano e si cerca di capire come portarli dalle nostre parti. His Clancyness è uno di quei nomi che finivano regolarmente in quell’elenco, ma che per un motivo un altro non sono mai potuti venire da noi.

La quinta edizione del festival è all’insegna dei colpi di scena, come ci spiega Andrea.

Sono molto fiero della Line-Up di quest’anno, purtroppo abbiamo perso River Of Gennargentu, ma siamo certi di poterlo rimpiazzare nelle prossime ore con un altro nome.

 

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Il Summer is Mine è un opportunità di rinascita per la nostra isola: l’arte e la musica uniscono le persone, realizzare i propri sogni e migliorare la proprio terra non è impossibile quando la testa e il cuore delle persone agiscono in maniera sinergica.

Buon Summer is Mine a tutti.